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NASCITA ED OBIETTIVI DEL SODALIZIO
Dal
concetto di Donato Indino, citato nella Home page, nasce, oltre quarant'anni fa, l'ambizione di
salvaguardare le nostre pietre miliari: il dialetto Griko, il patrimonio
storico-archeologico, i valori culturali e umani della Grecìa
Salentina. Nel 1975 si riuniva per la prima volta a Sternatia un gruppo
di giovani con l'intento di fondare un'associazione culturale dedicata
alla civiltà Salentina e Grika. l'associazione muoveva i suoi primi passi già nel 1976. Dopo un lungo periodo
embrionale, che ha visto l'alternarsi di diverse vicende, nel settembre
1978 il Centro Studi CHORA-MA (CWRA MAS) si dotava di uno Statuto e nasceva ufficialmente con atto notarile. Il sodalizio coltivava un
disegno ambizioso: quello di diventare il polmone culturale del paese ed
il punto di riferimento per tutta la Grecìa Salentina.Le
finalità del sodalizio si possono quindi riassumere nella salvaguardia
del patrimonio storico-linguistico rappresentato dal Griko (la lingua
Greco-Salentina parlata a Sternatia da ampie fasce della popolazione),
nella difesa e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e
monumentale di Terra d'Otranto, ma anche nella promozione turistica e
culturale del territorio (ritenuta già all'epoca, con chiara
lungimiranza dei fondatori dell'associazione, un importante volano di
sviluppo socio-economico dell'area). I primi ad abbracciare le
armi contro i fantasmi dell'indifferenza e dell'ignoranza sono stati i
Professori Paolo Stomeo, Mario Marti, Papas G. Ferrari, Carlo Prato,
Domenico Novembre, Francesco De Luca, nonché Maria Specchia, Carmine
Greco e Donato Indino e ancora il "poeta-contadino" Cesare De Santis,
caro estinto, in onore del quale, il 15 giugno 2000, è stata organizzata
la prima edizione della manifestazione: "Davanti a San Vito: primo incontro con gli artisti salentini". Questi e pochi altri
uomini, di coraggio intellettuale, si sono impegnati con tenacia e
convinzione per raggiungere un obiettivo grandissimo e cioè, la
rivalutazione della nostra stessa memoria storica e della nostra lingua,
armati soltanto di grande impegno e di infinita volontà. Ma
questa battaglia, a lungo è stata portata avanti come tanti Don
Chisciotte, contro troppi ed enormi mulini a vento, da chi coltivava il
sogno "puro" di far rivivere il passato accendendo i cuori salentini,
alla luce del proprio orgoglio di eredi dei grandi Maestri Greci. Tanti mulini a vento rappresentati dalla non curanza, dalla
disattenzione dei più, ma soprattutto dalle Istituzioni avverse, che
sotto la maschera della burocrazia, si facevano scudo della loro
pochezza e dagli scettici d'ogni età e ceto sociale, i quali
ostacolavano continuamente il fenomeno nascente, per paura, forse, di
mettere in moto una macchina potente e trascinante. Passione,
sogni e speranze diventano però la benzina di questo inarrestabile
motore, che muove una successione di eventi, fino alla realizzazione
degli obiettivi di quei giovani del 1975.